Ieri ho finalmente capito perchè per me non ha senso parlare di architettura di tendenza o pensare a una rivista di critica militante fatta di contributi allineati e coperti. Me l’ha fatto capire un amico, Nicolò, citandomi Feyarabend e cioè proprio il filosofo che io amo di più. Cosa c’entra Feyerabend? Il grande filosofo della […]
di Luigi Prestinenza Puglisi
L’equivoco di Giedion L’altro giorno, grazie alla domanda che una giovane architetto mi ha posto a una conferenza, ho messo finalmente a fuoco cosa mi infastidisce di Giedion dal punto di vista teorico. La sua tesi principale, come è noto, è che spazio e tempo nella nuova architettura siano collegati . E per avallarla, mostra […]
di Luigi Prestinenza Puglisi
Sintassi e paratassi Non sempre l’ordine è indice di intelligenza. Alcuni malati mentali dispongono ossessivamente gli oggetti nello spazio. Per esempio allineano meticolosamente le scarpe ai fianchi del letto o dispongono arredi e oggetti di una camera secondo fili che solo loro vedono, e che sarebbero i raggi visivi-di immaginate-forze benefiche o oscure, con una […]
di Luigi Prestinenza Puglisi
Viviamo in un periodo di reazione, di autoflagellazione, di banalizzazione. Credere che il rigorismo sia la cura dell’estetismo-è-un errore, nel quale periodicamente precipitiamo credendo che l’arte sia solo una serie di contenuti più-o meno chiaramente-espressi. Il contenuto principale dell’arte-è-invece la forma. Ma non perchè-questa costituisca un orpello, ma perchè è-solo lavorando sulla forma che i […]
di Luigi Prestinenza Puglisi
In architettura il vuoto compare in due accezioni diverse: a) come contrapposto al pieno secondo un metodo di progettazione che privilegia lo spazio in cui si muove l’uomo rispetto agli involucri che lo delimitano; b) come grado zero, cioè come azzeramento di un punto di vista per assumerne uno nuovo. Va da sè che ciò […]
di Luigi Prestinenza Puglisi
Parafrasando Gaston Bachelard, secondo il quale la filosofia è un ostacolo epistemologico, si potrebbe dire che la teoria sia un’ostacolo della stessa natura all’evoluzione dell’architettura. Non nel senso banale e scioccamente riduttivo che la teoria sarebbe inutile, come- sarebbe del resto insensato affermare che la filosofia non serva affatto al progresso del sapere e in […]
di Luigi Prestinenza Puglisi
Fino al novecento il concetto di autonomia è stato considerato di notevole importanza per la definizione di una disciplina. Che per avere valore doveva essere, appunto, autonoma rispetto alle altre. In base a un ragionamento semplice quanto efficace: se una disciplina non si differenzia per un approccio peculiare, allora è bene che sia inglobata all’interno […]
di Luigi Prestinenza Puglisi
Disegnare è importante e nessuno vuole metterne in dubbio il valore. Inoltre, i disegni irrealizzabili possono, anzi debbono, essere utili alla ricerca architettonica. Il disegno non può però essere un succedaneo dell’architettura, cosi’ come non possono esserlo la poesia, la prosa e la stessa critica. E meno che mai una può essere via di fuga […]
di Luigi Prestinenza Puglisi
Sovente si ha del critico l’idea che egli debba essere affiliato a una poetica di cui è il promotore o il difensore. Da qui mostre di parte, riviste di tendenza ecc… Questo modello presuppone una concezione “sostanzialista” dell’architettura. Il critico sa cosa è l’architettura e individua le persone che concretizzano con la loro opera tale […]
di Luigi Prestinenza Puglisi
Naturalmente architettura Due termini sono opposti se “stanno di fronte, dall’altra parte rispetto a un punto o a una linea di riferimento” come per esempio buono e cattivo, bianco e nero. Sono invece contraddittori se si escludono a vicenda: per esempio A e nonA. Sulla differenza tra i termini opposti e i contraddittori sono state […]
di Luigi Prestinenza Puglisi