è la Taeuber che tesse contatti tra gli artisti costruttivisti, che nel 1930 è parte attiva del gruppo Cercle e Carrè, confluito l'anno successivo nel raggruppamento Abstraction-Cre├ítion, da lei abbracciato e poi criticato.- Sempre lei, tra il 1937 e il 1939, è fondatrice e direttore della rivista-Plastique, che si propone di mettere in contatto l'arte europea e americana e il cui numero uno sarà dedicato a celebrare l'immensa eredità di-Kazimir Malevi─ì.
Tappezziera: la Taeuber si forma come tappezziera. Studia disegno tessile a St. Gallen e poi ad Amburgo e a Monaco, la Monaco del Der Blau Reiter, di-Kandinskij-e del nascente astrattismo. Nel 1915 è socia del Werkbund come la-Lilly Reich, anch'ella tappezziera, di cui abbiamo parlato nella scorsa puntata. Dal 1916 al 1926 la sua fonte di sostentamento economico è un posto di insegnante di arti tessili al Zurich Kunstgewerbeschule. Partecipa a mostre sull'argomento e, nel 1927 scrive, in collaborazione con-Blanche Gauchet, un manuale sull'arte tessile.- Negli stessi anni si dedica alla danza. Nel 1915 si iscrive alla Laban School a Zurigo per recarsi al Monte Verità ad Ascona dove danza con-Suzanne Perrottet-e-Mary-Wigman-al Festival del Sole.
Laban dance |
DANZA E ISPIRAZIONE
Rudolf Laban-è un personaggio indimenticabile, che persegue la liberazione del corpo attraverso il movimento. Inventa notazioni grafiche per codificare le posizioni che il corpo, danzando, può assumere. Notazioni che rassomigliano in forma sorprendente ai quadri astratti che in quegli anni gli artisti stanno sperimentando. La Taeuber ne afferra immediatamente la portata, comprendendo che non vi è soluzione di continuità tra le arti: una coreografia, un passo di danza, un vestito e un tessuto vivono nello stesso spazio e sono relazionati da intime corrispondenze e profonde analogie. Nel 1915 Sophie, durante la mostra-International Exhibition of Modern Tapestries, conosce Hans Arp con il quale si sposerà nel 1922. I due si influenzano producendo opere a quattro mani: i-Duo-collages. Con Arp la Taeuber inizia l'avventura Dada. Per costruire occorre infatti distruggere. Anche se lei, come carattere, sembra la persona più taciturna e mite di questo mondo, come ci raccontano gli amici Hugo Ball e-Hans Richter, che ne parlano ammirati per la sua non appariscente bellezza. Scopre l'arte primitiva e l'importanza di indossare, durante le performance, costumi e maschere. Aiutano a decostruire il sistema dei gesti ai quali siamo abituati, per fare spazio, secondo l'insegnamento di Laban, a una nuova spontaneità, al rinnovato rapporto tra spazio e corpo:-"La nostra inclinazione per la decorazione non deve essere sradicata. Fa parte della nostra profonda natura umana. Gli uomini primitivi decoravano i loro utensili e oggetti di culto per un desiderio di bellezza e di miglioramento... con la finalità della perfezione attraverso la creatività". Siamo agli antipodi delle ricerche di-Adolf Loos-e di-Ludwig Wittgenstein-che abbiamo visto in questa serie dedicata alla Tappezzeria. Tanto i due viennesi tendono a codificare un sistema di gesti che segue un rituale ineluttabile, per giungere a una maschera contemporanea, tanto la posizione di Sophie è aperta a prove e sperimentazioni disgreganti e riaggreganti. E difatti per lei la maschera libera, non ingessa e la prima sensazione che si ha quando ci si avvicina alla produzione dell'artista è di un universo inesauribile di movimenti che si proiettano in un altrettanto inesauribile sistema di segni.Sophie Taeuber-Arp, casa a-Meudon-Val Fleury |