Autore: Luigi Prestinenza Puglisi
pubblicato il 18 Dicembre 2004
nella categoria Opere
TStudio è un gruppo ad assetto variabile composto da sette progettisti. Nel senso che raramente lavorano tutti allo stesso progetto ma dosano le loro energie a seconda delle circostanze.- Lo studio ha prodotto nel tempo una notevole mole di lavoro. Soprattutto concorsi. Ne ha fatti a decine vincendone molti, piazzandosi in quasi tutti. A cominciare da Europan, la competizione destinata ai giovani progettisti europei, con vittoria in due edizioni, a Bratislava e Savona, e menzione in un'altra, a Padova.- Cosa direste di un gruppo con tanti riconoscimenti?- Che dovrebbe avere una quantità adeguata di realizzazioni. Invece, a fronte di tanto onore, un numero limitato, anche se a dire il vero crescente, di commesse. "Il sistema italiano è, a dir poco, malato - sostiene Guendalina Salimei, la più agguerrita portavoce del gruppo- nessun Paese potrebbe permettersi un cosi' sfacciato spreco di energie ". Tra i lavori in corso dello studio, quello che qui presentiamo è- frutto della vittoria ad un concorso indetto dal comune di Pesaro per abitazioni di edilizia economica e popolare destinate alla terza età nel quartiere periferico di Villa Fastigi. Il progetto tiene conto dei budget estremamente ridotti per l'edilizia sociale e si caratterizza per tre brillanti invenzioni. La prima è il giardino d'inverno all'interno dell'edificio. Ha funzione di punto di incontro degli abitanti e, allo stesso tempo, contribuisce al benessere bioclimatico dell'edificio contribuendo ad una riduzione di circa il 30% rispetto ai normali costi energetici. La seconda invenzione è nel modo in cui è trattato il doppio affaccio degli appartamenti: da un lato una loggia, anch'essa pensata in funzione bioclimatica, dall'altra- grandi balconi organizzzati come sequenza di soggiorni all'aperto, utili per socializzare con i vicini ma anche per godersi il mite clima italiano. La terza invenzione è la rampa posta sul lato corto dell'edificio che serve a garantire la sicurezza di deflusso, anche a chi sta su sedia a ruote, in caso di eventi calamitosi- e rappresenta allo stesso tempo un importante elemento plastico in questo edificio apparentemente compatto ma in realtà fatto più di vuoti che di pieni, più di percorsi che di spazi statici.