Autore: Luigi Prestinenza Puglisi
pubblicato il 25 Ottobre 2015
nella categoria Questioni di teoria
500 STORY (1) Nei prossimi post parlerò della 500 Fiat. Questa macchina credo ci racconti molte cose, per esempio come sarà fatta tanta architettura del prossimo futuro. Gli architetti arrivano sempre con 10 anni di ritardo. Premetto che il mio giudizio sull' auto non è positivo. Ma come si fa a non riconoscere che incarna una strategia vincente? E difatti, dovendo affittare una autovettura, ho preso questa ( in realtà avrei voluto noleggiare una Smart ma mia moglie Antonella ha insistito e io ero incuriosito, c'ero entrato tante volte ma non l'avevo mai guidata). 500 STORY (2) Premetto che non mi sono fatto alcuno scrupolo, a suo tempo e quando ero ancora più intransigente, a comperare un divano di Le Corbusier per casa mia ( ho preso anche il tavolo e la chaise longue). Ma comprare una macchina disegnata tanto tempo fa, una 500, mi sembra un peccato mortale. Anche se è un restyling. Ecco la prima domanda: perchè il divanetto si e la macchina no? 500 STORY (3) Avete mai visto i bambini che crescono ad omogeneizzati? La nuova 500 è cosi': cresciuta a papponi e vitamine. Sarà un 20 - 30 per cento più grossa. La vecchia 500 era figlia della povertà, la nuova della ricchezza. 500 STORY (4) Ma è proprio un'utilitaria una macchina che arriva a costare 15000 euro? Certo non è un Mercedes che ne costa 40.000 ma non è neanche l'auto per tutti che fu un tempo: con due comandi due e un carattere spartano come pochi. è bello ricordare quando si era poveri ma farlo con l'aria condizionata, il meccanismo eco e il servosterzo. Anche la nostalgia è in fondo un lusso. Che bisogna pagare. Cominciate a vedere qualche parallelo con l'architettura oggi? 500 STORY (5) Osservate gli interni. Vi ricordano qualcosa? Si chiama vintage: è la grande passione di questi anni. Il passato climatizzato, vitaminizzato, incicciottato, altro che l'Angelus Novus spinto dal vento della storia. Osservate attentamente il contachilometri, ne parleremo nel prossimo post. Voi intanto non ci vedete proprio niente? 500 STORY (6) Osservate il tachimetro. Nella vecchia 500 era analogico e funzionava come un orologio: la forma più logica per far girare la lancetta era la circolare. Oggi che tutto è digitale la forma circolare è un ricordo, una citazione. Il problema diventa come disegnare le cifre in maniera tale da essere chiare, leggibili e sembrare fatte apposta per comporsi all'interno di un cerchio. Non è la forma che segue la funzione ma la funzione che segue la forma. Ecco in due parole la formula della progettazione del presepe: il presepe è un a priori sentimentale non è il risultato di processi formativi. 500 STORY (7) Per questa mattina terminiamo con una nota sulle pubblicità. Confrontatele bene. Lapo Elkann: vi dice niente che abbia sostituito i personaggi inappuntabili della vecchia pubblicità? E non fatemi notare che porta le scarpe senza calzini. Invece riflettete su quanti architetti abbiano oggi imparato da Lapo: Learning from Lapo. Devo proprio farvi i nomi? 500 STORY (conclusione) Ditemi se vi sembra il cruscotto di una utilitaria. Di fronte alla mia gloriosa 850 Fiat con la quale iniziai a guidare, questa sembra una Ferrari. Perchè tutti vogliamo vivere nella baita nella Foresta Nera e tutti abbiamo il terrore e l'orrore della tecnologia, ma poi come faremmo ad andare dal tabaccaio o a trovare la nonna nell'isolato accanto se non avessimo una automobile adeguatamente accessoriata che ci fa sentire un po' Lapo e un po' Elkann? Ecco il segreto dell'edilizia dei prossimi anni. Chi lo capirà farà milioni. 500 Story (post scriptum) Osservate la riedizione della 500 formato maxi a 4 porte e ditemi se non assomiglia alla Mini Minor in versione anch'essa incicciottata e siliconata. Viene da pensare che alla fine il problema principale non sia essere unici, riscoprendo la peculiarità della propria storia, ma come non esserlo. Lo stesso è anche nell'architettura: più si persegue l'identità e più si cade nell'omogeneizzato. Direbbe Hegel: la notte in cui tutte le mini, o le maxi, sono nere.